LE NOSTRE ESCURSIONI
Biella - Oropa
Località | Biella - Valle di Oropa (BI) |
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Codice Sentiero |
Primo tratto (il "Gorgomoro"): segnavia D1 Chiesa di San Giuseppe (Rione Riva) - Fraz. Cossila Gilardi Secondo tratto: segnavia D1 Fraz. Cossila Gilardi - Fraz. Favaro Terzo tratto: (Sentiero del trenino): segnavia D6 Fraz. Favaro - Oropa Alternativa terzo tratto: segnavia D1 Fraz. Favaro Di Là - Oropa |
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Partenza | Biella - Rione Riva - Chiesa Sam Giuseppe 433 m slm | |
Arrivo | Santuario di Oropa 1122 m slm | |
Dislivello | 689 m circa | |
Difficoltà | T (vedi scala difficoltà) | |
Tempo |
3h 30 min totali Primo tratto: 50 min Secondo tratto: 1h 20 min Terzo tratto (Sentiero del trenino): 1h 20 min Alternativa terzo tratto: 1h 50 min |
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Km |
12,6 Km totali Primo tratto: 3,7 Km Secondo tratto: 4,8 Km Terzo tratto (Sentiero del trenino): 4,1 Km Alternativa terzo tratto: 5,3 Km |
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Disponibilità di acqua free |
Potete fare rifornimento presso una fontanella in località Favaro e ad Oropa nelle tante fontanelle intorno al santuario | |
Materiale Cartografico free |
I primi due tratti sono forniti su questo documento. Oppure è possibile consultare e stampare gratuitamente tratti della rete sentieristica biellese dal sito www.atl.biella.it/sport/trekking-italia. Oppure dalla rete escursionistica piemontese: |
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Profilo altimetrico e tracce | ||
Note | Questo bellissimo itinerario può essere percorso per intero (eventualmente facendo ritorno a Biella con il pullman) oppure spezzato in tre parti. |
Per scaricare la descrizione di questa escursione clicca qui -->
Aprile 2012 / Aggiornamento Agosto 2021 Abbiamo inserito questo bellissimo itinerario fra le escursioni per via della lunghezza e del tempo che occorre per completarlo. Ciò non toglie che spezzandolo in tre parti ne otteniamo tre piacevolissime passeggiate da effettuarsi preferibilmente in primavera e in autunno.
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Si arriva con la macchina in località Biella (Rione Riva) e si percorre la salita che ci porta fino alla chiesa di San Giuseppe. Qui si lascia la macchina e appena poco più in basso rispetto alla chiesa comincia il sentiero D1 che in questo tratto viene chiamato “Strada Al Gorgomoro”.
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Il sentiero denominato D1 è praticamente in piano per questa prima parte e costeggia per intero il Torrente Oropa. Molto ben curato, con diversi cartelli esplicativi che illustrano tramite un itinerario storico e geologico le caratteristiche del luogo, si inoltra in uno splendido bosco dove la fa da padrone ai piedi degli alberi l'aglio ursino. Il suo afrore vi accompagnerà per buona parte della gita.
Molto interessanti due punti di interesse storico dove sono ancora visibili alcuni resti: il mulino con la sua fucina e il sistema teledinamico per la produzione e il trasporto dell'energia idraulica. Entrambi non potevano che sorgere nei pressi di un torrente.
Il susseguirsi di passerelle e ponticelli in legno rende il percorso molto suggestivo. Pare veramente di essere in un altro mondo.
Si arriva al bivio chiamato“del ponte vecchio” riconoscibile dalla presenza di un vecchio ponte con un santuarietto dedicato alla Madonna all'altra estremità. Non si attraversa il ponte, ma si prosegue alla vostra sinistra seguendo l’indicazione per Cossila Gilardi. Si affronta una breve salita che ci porta su strada asfaltata.
Da qui si percorre la strada in discesa verso destra e si raggiunge dopo pochi minuti un piccolo passaggio sulla sinistra a bordo strada da cui inizia il secondo tratto dell'escursione.
Il sentiero D1 prosegue in maniera molto simile al primo tratto, ma si presenta più aperto e con scorci sul torrente veramente suggestivi con bellissime lame di acqua e insenature simili a grotte.
Si segue il sentiero fino ad arrivare alla prima deviazione. Si gira a destra e si oltrepassa la sbarra di delimitazione.
Da qui si prosegue fino a trovare il cartello che ci indica la direzione per località Antua e Sentiero Oropa a sinistra. Non fatevi ingannare dal tempo indicato per raggiungere Oropa.
Ora inizia il tratto che cominciando a salire in maniera abbastanza decisa, ci porta al terrazzo panoramico dove si gode di una splendida vista sul Biellese.
Arrivati al balcone si prosegue per pochi metri in discesa e, un po’ nascosta dalla vegetazione, troviamo una deviazione sulla destra (attenzione a non proseguire per la strada sterrata davanti a voi). Imbocchiamo la ripida scalinata in legno che fiancheggia una casa e proseguiamo fino alla deviazione dove si prosegue alla vostra destra.
Da qui il sentiero prosegue in mezzo al bosco fino ad arrivare ad una cappelletta dedicata alla Madonna da dove bisogna proseguire diritto.
Raggiunta la frazione Favaro abbiamo due alternative: il "Sentiero del trenino" oppure proseguire sul sentiero D1.
Prima opzione: SENTIERO DEL TRENINO Si prosegue fino ad arrivare dentro il paese abitato da dove, continuando diritto ed in mezzo alle case, si sbuca in una strada chiamata Casa Cantone. Teniamo la nostra sinistra fino ad arrivare dove la strada davanti ad un ponticello svolta in una semicurva a sinistra. Prendiamo quindi la stradina sterrata a destra. Qui siamo in località Favaro di Là.
Ora fate attenzione, perché la prima impressione sarà quella di avere sbagliato strada, vi sembrerà infatti di entrare in un cortile privato, ma abbiate fiducia, proseguite, prendete la scala sulla vostra sinistra e uscite vicino al guard rail. Ora siete sulla strada asfaltata chiamata Via Oropa. Potete fare il pieno di acqua alla fontanella 50 m dopo. Attenzione!! ci hanno segnalato che ultimamente , forse a causa di lamentele da parte degli abitanti, non si può più passare in mezzo alle case. Poco male, invece di entrare dentro al cortile svoltando a destra, si prosegue diritti in salita fino ad arrivare in paese, dove svoltando a destra ci si trova alla fontana. Si prosegue per la strada asfaltata fino a raggiungere, dopo una bella salita nei pressi delle cave del Favaro, l’incrocio con la strada principale che sale al Santuario. Davanti a voi trovate una piccola centrale delle acque potabili. Proseguiamo a destra.
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Inizia da qui il terzo tratto della nostra escursione. A questo punto si deve intercettare il sentiero D6 che segue il vecchio percorso del piccolo tramvia che tempo fa univa Biella ad Oropa. Si percorre un tratto di strada asfaltata fino all’indicazione del cartello KM 8 dove poco dopo sulla sinistrasi trova una sbarra con il divieto di passaggio agli automezzi. Seguite la salita e al bivio girate a destra. Siete sul sentiero D6. |
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Si prosegue in falso piano. Questo sentiero costeggia dall'alto la strada che porta al santuario. Da notare i segni dove erano installate le vecchie rotaie e il ponte dove vi consigliamo di prestare molta attenzione a bambini e animali perchè non è messo in sicurezza in maniera tale da evitare di cadere di sotto.
Ad un certo punto si deve per forza risalire sulla sinistra e dopo pochi metri di strada sterrata proseguire obbligatoriamente per circa 1.5 km sulla strada principale asfalta da dove, facendo un po’ di attenzione alle macchine, si arriva finalmente alla nostra meta: Oropa a quota 1120 mt s.l.m.
Naturalmente prima del ritorno non dimenticate di gustarvi il piatto tipico del luogo: una fumante polenta concia.
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Seconda opzione: PROSEGUIRE SU SENTIERO D1 PARTENZA : Favaro Di Là ( 729 m s.l.m.) ARRIVO : Oropa (Prato delle Oche) m 1132 s.l.m. DISLIVELLO : 420 m circa (in salita) 81 m (Piano/Discesa) DIFFICOLTA: T/ E TEMPO : 1h e 50 min KM : 5,3 Km DISPONIBILITA' ACQUA: nessuna fontanella lungo il percorso NOTE: se nelle giornate precedenti l'escursione si sono verificati eventi di perturbazione con forti piogge, lungo il sentiero è possibile trovare, solo per brevissimi tratti situazione di acquitrini negli alpeggi o tratti di torrente con acqua un po' più alta. Tutto comunque superabile con la solita attenzione INFO BAU: per il nostro amico a 4 zampe è consigliabile portarsi dietro la sua acqua, anche se durante il tragitto si incontrano diversi ruscelli e tratti di acqua
Usciti dalla salita alla fine del tratto 2, si incontra la strada che ha per nome Favaro Di Là. Si percorre un breve tratto di discesa sulla nostra destra fino ad incontrare sulla sinistra una scala e le indicazioni per il sentiero D1. Più precisamente il numero dell' abitazione è il n° 25.
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Si sale subito fino ad inoltrarsi nel bosco. Il sentiero è molto ben tenuto e non presenta particolari difficoltà. La tipologia del terreno richiama quella dei due precedenti tratti, a tratti terroso,a tratti con fronde un po' più alte e a tratti ciottoloso. Sempre ben visibile e contrassegnato dai soliti segni di riconoscimento sugli alberi( Segni bianchi e rossi) e dalle targhette recanti il nome del sentiero (D1).Durante la camminata si incontrano i caratteristici ruscelletti e Ponticelli di legno molto graziosi.
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Dopo circa 1 km e 200 metri per 100 metri di dislivello(Praticamente in piano) si arriva al primo alpeggio. Si prosegue diritto a noi incuranti delle mucche(in questo caso c'erano).
In questo tratto, come spiegato nelle note, abbiamo avuto una leggera difficoltà a causa di acquitrini formatasi per le piogge precedenti.Diventa tutto risolvibile se non si ha paura di sporcarsi le scarpe. Si passa a destra dell'albero ci sono anche le indicazioni. Ci troviamo praticamente sotto la strada principale che si percorre per andare al Santuario. Proseguiamo nel bosco dove facciamo anche un simpatico incontro.
La tipologia del terreno è simile a quella descritta in precedenza con diverse tipologie di fondo. Da non perdersi durante il tragitto i diversi cartelli esplicativi che rendono molto più interessante il cammino . Proseguiamo fino ad incontrare un ponte abbastanza grosso.
Dopo poco a quota 890 Mt incontriamo un altro alpeggio con una cascina. Passiamo dietro a questa e proseguiamo su traccia di sentiero ben visibile fino ad incontrare un tratto di strada asfaltata.
Questo tratto di strada si fa un po' impegnativo perchè, anche se corto, è abbastanza ripido. Lo si percorre fino ad arrivare ad un bivio sulla destra con un cartello esplicativo e le indicazioni segnaletiche.
Seguiamo il sentiero e incontriamo un cascinale.Prima di questa c'è l' indicazione per Oropa sulla sx. continuiamo su sentiero sempre ben visibile.
Incontriamo un ponticello gli passiamo davanti e cerchiamo una traccia di sentiero un po' nascosta tra le fronde, è sulla nostra destra tra l'erba.continuiamo fino ad arrivare a quello che era l'Eremo di S.Bartolomeo, un'interessante struttura risalente al Medioevo. Un cartello esplicativo ce ne spiega la storia.
Il sentiero continua alla sinistra del cartello e si inerpica nuovamente con le caratteristiche sopra descritte. A tratti si fa naturalmente più ripido per poi spianare per farci rifiatare e addirittura scendere per poi risalire dopo. Incontriamo un torrente abbastanza largo dove purtroppo una frana ha fatto cadere il ponticello che lo oltrepassava. Questo potrebbe essere un problema là dove ci fosse troppa acqua perchè bisogna guadarlo in qualche modo. Non penso ci siano troppi problemi viste le dimensioni di portata non troppo grandi.
Guadato il torrente proseguiamo sulla destra e incontriamo quella che è chiamata la Scala Dei Pellegrini.un cartello informativo ne spiega la storia.si presenta abbastanza ripida ma non è troppo lunga dura poco.
Un piccolo tratto di bosco ancora e ci troviamo sotto il tratto di strada asfalta che porta all'ultima salita per Oropa.
Proseguiamo seguendo il sentiero sulla nostra destra sotto la strada asfaltata per arrivare finalmente al Prato Delle Oche davanti al Santuario e terminare la nostra escursione dopo 5 Km e 300 mt circa, 1ora e 50 min/ 2 ore di cammino, a quota 1132 mt s.l.m. Consigliamo comunque sempre di godersi una pausa, come noi, con un bel piatto di polenta al ristorante.
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